Sono trascorsi più di due anni dall’inizio della pandemia Covid 19 e ancora oggi, la popolazione mondiale si trova a fronteggiare una situazione di emergenza. In questi due anni sono cambiate molte cose nella vita dell’uomo come l’uso delle mascherine, stili di vita e attività professionali, le aziende hanno introdotto metodi di lavoro prima impensabili come il lavoro da remoto o addirittura in alcuni ambiti l’automazione ha sostituito completamente il lavoro umano.
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Le tre dimensioni di Bauman: vita liquida, paura liquida e amore liquido
“Ci si sente liberi nella misura in cui l’immaginazione non supera i desideri reali e nessuno dei due oltrepassa la capacità di agire”. (Vita Liquida)
“L’insicurezza è l’habitat dell’incertezza della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale di qualsiasi immagine composita della felicità”. (Paura Liquida)
“La solitudine genera incertezza, ma altrettanto fa la relazione sentimentale. In una relazione, puoi sentirti insicuro quanto saresti senza di essa o anche peggio. I protagonisti di questo libro sono gli stessi che hanno paura di restare impigliati in relazioni stabili e temono che un legame stretto comporti oneri che non vogliono né pensano di poter sopportare”. (Amore Liquido).
il sociologo Bauman definiva società liquida la tipologia di sistema sociale nella quale le diverse situazioni dell’uomo si modificano di continuo prima che i loro modi di vivere e agire si consolidino in abitudini e processi.
Per comprendere al meglio questa definizione, è necessario analizzare il pensiero di Bauman riguardo la società. Il carattere liquido della vita e quello della società si rafforzano a vicenda e la vita liquida non è più in grado di conservare la propria forma a lungo. Questo principio significa che la vita dell’uomo essendo inserita in un contesto definito dallo stesso sociologo liquido, non può avere una forma stabile nel corso del tempo ma è costretta a modificarsi e a cambiare in modo costante.
Secondo Bauman il concetto di liquidità e fluidità si contrappone al concetto stesso di sicurezza e di solidità e l’idea di definire la società liquida è dovuta dal cambiamento del contesto sociale nel quale l’individuo vive e opera. A differenza del passato, attualmente il mondo non è guidato solamente dal processo di produzione ma soprattutto dal fenomeno del consumismo per quanto concerne sia i beni materiali ma anche lo stile di vita dell’individuo stesso.
La società della conoscenza – Knowledge Society
L’avvento della modernità ha condotto la società verso una forma di conoscenza astratta, attribuendo al sapere scientifico un ruolo centrale nel sistema sociale ed economico.
Per società della conoscenza si intende la tipologia di società nella quale il ruolo della conoscenza assume dal punto di vista politico, economico e sociale una centralità fondamentale nei processi di vita degli individui e che fonda la propria crescita e competitività nell’ambito del sapere, della ricerca e dell’innovazione. Il termine società della conoscenza è stato utilizzato per la prima volta in occasione del Consiglio Europeo svolto a Lisbona nel 2000 e che ha conferito all’Europa lo scopo strategico di sviluppare un tipo di economia basata sulla conoscenza, in grado di realizzare una crescita sostenibile con posti di lavoro e una maggiore coesione sociale. Per questo motivo è stato necessario sottolineare l’importanza della conoscenza, del sapere, delle competenze, le capacità di apprendimento e abilità in quanto sembrano essere gli elementi di analisi dei nuovi processi di produzione.
Seminario On- line “Il futuro dello Smart working”
Data dell’evento: 3 Dicembre 2020 dalle ore 9.00 alle ore 18.00 in modalità a distanza;
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I legami sociali
Conversare e ridere insieme, usarci a vicenda cortesie, leggere insieme libri dalla forma attraente, scherzare tra noi e a un tempo trattarci con riguardo, dissentire talora senza risentimento, come fa l’uomo con se stesso, anzi con i dissensi rarissimi rendere più graditi i consensi frequentissimi, istruirsi l’un l’altro o apprendere l’uno dall’altro, rimpiangere gli assenti con dolore e accogliere il loro arrivo con gioia: queste e altre manifestazioni, che procedono da cuori amanti e riamati attraverso l’aspetto, la parola, lo sguardo e mille altri modi graditissimi, accendevano, come scintille, le nostre anime e di molte ne facevano una sola. Sant’Agostino.
Questa parte del saggio viene dedicata all’approfondimento di una tematica importante che riguarda la socializzazione dei giovani all’interno del gruppo dei pari. Negli ultimi dieci anni l’uomo moderno è stato protagonista di vari cambiamenti dal punto di vista tecnologico e sociale. L’innovazione tecnologica e l’introduzione di strumenti multimediali hanno contribuito alla trasformazione di modi di comunicare del tutto nuovi.
La famiglia come luogo di educazione primaria
Come è stato citato in precedenza, il periodo storico in cui viviamo di cui siamo protagonisti è il risultato di un lungo processo di industrializzazione e informatizzazione di massa che sta modificando lo stile di vita delle persone e il modo in cui esse creano e coltivano le relazioni. Storicamente, la famiglia viene considerata dai sociologi la prima agenzia educativa, dove per educazione si intende il processo attraverso il quale l’adulto cerca di tirare fuori la verità in ogni bambino accompagnandolo verso la costruzione di un percorso di vita per raggiungere un determinato scopo; per educazione si intende anche l’azione volta a promuovere lo sviluppo integrale dell’uomo dal punto di vista spirituale. Inoltre, la famiglia viene considerata come luogo in cui si sviluppa un’educazione sentimentale caratterizzata dalla trasmissione di affetto e amore da parte dei genitori cosicché i propri figli possano crescere in modo autentico e in un ambiente caloroso. Nello stesso tempo però il ruolo dei genitori è fondamentale nella crescita e sviluppo cognitivo dei propri figli perché debbano trasmettere anche regole e principi necessari per la loro vita all’interno di una società fondata su norme di convivenza civile. Rousseau, padre della pedagogia francese, sosteneva che i figli debbano essere allevati lontano dalla città perché essa rappresentava già nel suo periodo la sede di corruzione dell’animo umano in termini sociali e politici e quindi era necessario educare i propri figli in ambienti naturali in modo tale che possano sviluppare al meglio le proprie capacità cognitive. Ad esempio, l’individuo già da piccolo dovrebbe essere abituato a relazionarsi con le basse temperature cosicché possa comprendere che la realtà di cui fa parte non è costituita solamente dall’ambiente familiare caloroso ma anche da altri aspetti che potrebbero rafforzare il suo carattere. Egli deve conoscere il Mondo nella sua completezza sin da piccolo perché in questo modo può crescere con maggiore consapevolezza e saggezza. In riferimento al tema delle relazioni umane, l’aspetto della comunicazione verbale è primario all’interno della famiglia soprattutto con la madre poiché rappresenta la prima figura di riferimento per il bambino. Viene a crearsi un forte legame tra la madre e il bambino per mezzo del cordone ombelicale.
La società contemporanea
Ho voluto iniziare a scrivere questo capitolo, spiegando secondo il mio punto di vista il significato della parola passione. La passione è l’unico strumento che permette all’individuo di migliorarsi e di maturarsi perché senza di essa siamo considerati dei semplici corpi che vagano per il Mondo. L’uomo contemporaneo, rispetto alle generazioni passate, ha cambiato il modo di pensare e il proprio stile di vita a causa della sovrabbondanza e surplus di prodotti e mezzi che ha a disposizione spesso inutili per la sopravvivenza. L’uomo post-moderno vive in una realtà sempre più competitiva e veloce e sembra che abbia perso la percezione di sé stesso e dei propri obiettivi finali, poiché viene spesso utilizzato e manipolato come mezzo e strumento dai poteri forti, i quali partecipano ad essere le più importanti potenze del mondo, nonché grandi burattinai. Credo fermamente che lo studio e la conoscenza siano l’unica strada che permette all’uomo di trovare un posto nel Mondo, di vivere un futuro migliore inseguendo le proprie passioni e soprattutto di essere liberi. In questo capitolo verranno analizzati gli aspetti più importanti della società contemporanea e i cambiamenti che l’individuo ha dovuto subire e nello stesso tempo usufruire per adattarsi ad uno stile di vita definito ormai tecnologico. Per capire il termine tecnologico bisogna ricostruire l’origine e le radici storiche di questa espressione, la quale si è trasformata nel tempo. La parola tecnologia deriva dal greco “logos” significa studio, discorso mentre tecnica deriva dalla parola greca “Technè” e significa tecnica, esercizio, pratica. Il primo filosofo che utilizzò la parola technè fu Aristotele, nell’opera l’Etica Nicomachea, il quale disse che per condurre una vita buona, l’individuo doveva praticare le virtù attraverso la tecnica e la ricerca. In questa opera filosofica egli precisa che ogni tecnica e ogni ricerca, come ogni azione e ogni scelta, tendono a qualche bene. Aristotele riteneva che l’uomo, essendo un animale politico, possa raggiungere la perfezione morale, non individualmente, ma in campo politico, sia perché corrisponde alla sua natura, sia perché la sua opera diventi potente ed efficacie. La caratteristica fondamentale del suo pensiero filosofico consiste nello stabilire quale sia il bene supremo a cui l’azione dell’uomo deve tendere per realizzare la sua perfezione; Aristotele spiega che il bene supremo è il raggiungimento della felicità che consiste nel vivere bene e avere successo.
Il Materialismo storico – dialettico: da Hegel a Marx
Hegel ( 1770-1831) era un filosofo tedesco il quale sviluppava l’intero pensiero filosofico sul concetto di Fenomenologia, dal quale aveva pubblicato l’opera La Fenomenologia dello spirito scritta tra il 1806 e il 1807. In questo suo scritto Hegel affrontava il tema della dialettica (cioè la riduzione dell’uomo e della storia a manifestazione dello spirito assoluto).
Il termine dialettica deriva dal greco dialego che significa conversare, polemizzare, infatti per gli antichi greci la dialettica rappresentava l’arte del conversare per raggiungere la verità assoluta attraverso le contraddizioni dell’altro e cercando un ragionamento per superarle. Secondo la concezione del filosofo tedesco, l’individuo per raggiungere la verità assoluta e la propria libertà deve necessariamente superare alcune fasi importanti. La prima fase veniva definita da Hegel Tesi che indicava l’affermazione dell’individuo in quanto tale, descritta nelle istituzioni storiche della società, la seconda veniva definita Antitesi considerata un momento di rottura e opposizione del diritto e della moralità, fino a giungere alla Sintesi inteso come il superamento delle contraddizioni e antinomie, l’identità individuale vive in perfetta armonia con l’affermazione della società civile e dunque con la formazione del più alto momento di eticità rappresentato dallo Stato. Dunque il materialismo storico e dialettico secondo Hegel rappresentava il superamento della filosofia di Hobbes e l’introduzione del concetto di Stato nella società civile. L’individuo non veniva più considerato come suddito rispetto all’autorità assoluta (Il Leviatano), ma come cittadino facente parte di una comunità che si basava sul riconoscimento della propria libertà.