Dunque, la madre rappresenta la prima fonte di informazioni sensoriali e di nutrizione poiché nei primi mesi di vita il bambino riesce a focalizzare attraverso l’organo sensoriale della vista solamente il volto materno. Per questo motivo che la comunicazione verbale è importante nel momento in cui la famiglia viene a costruirsi e con il passare degli anni si approfondisce e intensifica. Partecipare ad un nucleo familiare significa soddisfare il bisogno di riconoscimento, di affetto e di stima i quali verranno completati nel momento in cui i figli entreranno a far parte della società civile attraverso l’occupazione professionale. Non esiste una famiglia perfetta, ma esiste una famiglia che può migliorare ogni giorno per raggiungere la somma felicità. Come disse L. Tolstoj nel romanzo Anna Karenina, “tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo”. Inoltre, in questa epoca post-moderna e post-industriale ciò che è cambiato è il modo in cui i figli si rapportano ai propri genitori attraverso una nuova forma di comunicazione che molto spesso è controproducente per il loro sviluppo cognitivo. La tecnologia ha attecchito anche nelle mura domestiche provocando difficoltà comunicative tra genitori e figli, soprattutto nella fase dell’adolescenza. Si verificano casi in cui all’interno dello stesso luogo i figli comunicano tra loro attraverso strumenti tecnologici come il cellulare invece di comunicare attraverso il linguaggio.