Stiamo vivendo infatti in una nuova fase di rinascimento culturale in cui al centro è presente una ridefinizione del concetto di cultura e conoscenza stessa ed è compito della nuova generazione di giovani utilizzare il proprio patrimonio culturale per poter essere cittadini di un nuovo contesto sociale e professionale. In questa direzione, e ai fini di una prima definizione del Patrimonio Culturale Digitale l’associazione internazionale DiCultHer ha avviato una ulteriore consultazione pubblica europea per la definizione, identificazione e formalizzazione del patrimonio culturale digitale partendo dalla seguente definizione: “L’ecosistema di processi, entità, fenomeni virtuali e digitalizzati che, in quanto validati, certificati, trasferibili, resilienti, riusabili e replicabili nello spazio-tempo, sono testimonianze, manifestazioni ed espressioni rappresentative dei processi evolutivi che identificano e connotano ogni comunità, contesto socio-culturale, ecosistema semplice o complesso dell’Era Digitale, assumendo la funzione di memoria storica e fonte di conoscenza per le generazioni future.” Si tratta di un processo che pone al centro la ‘creatività’ dei giovani per affrontare, mediante l’uso consapevole del digitale e con approcci innovativi, la conoscenza, l’accesso partecipato, la gestione, la presentazione, la fruizione, la conservazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale Digitale, per “garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro”. Date queste premesse quindi è importante sottolineare che la scuola del futuro sarà molto diversa rispetto al passato, poichè le principali linee di indirizzo saranno proiettate sullo studio delle scienze umane e digitali, beni culturali digitali; l’arte e la comunicazione digitale; l’economia e l’organizzazione dell’arte e della cultura digitale. L’obiettivo sarà quello di rispondere alla crescente esigenza, avanzata proprio dalle giovani generazioni, di poter vivere nel rispetto nella conservazione dell’ambiente naturale e di vita. Rispetto al periodo pre – pandemia abbiamo acquisito la consapevolezza che il digitale non può più essere considerato una variabile indipendente delle politiche educative e culturali tanto nazionali che globali, ma una grande opportunità e uno strumento di supporto delle stesse politiche per sostenere il diritto all’istruzione e il diritto alla cultura, per realizzare una più stretta interazione tra digitale, cultura ed istruzione, promuovendo percorsi capaci di includere abilità di apprendimento e per immaginare strumenti concreti ma anche e soprattutto per favorire l’uso consapevole della rete, delle tecnologie ad esso collegate e degli strumenti e tecniche di comunicazione rese disponibili dal digitale per una comunicazione eticamente efficace.