I legami sociali

Il tema del riconoscimento, infatti è un argomento molto importante, perché senza di essa l’individuo non riesce a trovare un significato alla sua esistenza. Il riconoscimento di sé si può manifestare attraverso varie forme, nei rapporti sociali all’interno della famiglia, nella scuola, nel contesto lavorativo e nel gruppo dei pari.
L’adolescenza e la giovinezza rappresentano il momento più bello dell’intero ciclo di vita e la caratteristica di tale fase consiste nella spontaneità dei legami sociali che vengono a crearsi all’interno del gruppo. Come analizzato nella pagina precedente in riferimento alla condizione giovanile attuale, l’uso di strumento tecnologici impediscono lo sviluppo di creare legami forti e duraturi. Bauman spiega che i rapporti liquidi sono tipici di questa fase storica caratterizzata dalla temporaneità, qualsiasi tipo di rapporto si può interrompere da un momento all’altro per il semplice fatto che non era autentico. Costruire un legame solido significa responsabilità, impegno e dedizione di tempo nei confronti dell’altro. Il tema del tempo, all’interno dei legami sociali è un fattore determinante, perché ormai sembra che l’individuo attuale non abbia più tempo da dedicare all’altro, ma pensa solo ed esclusivamente al raggiungimento dei suoi obiettivi personali. Invece lo sviluppo di un legame sociale avviene proprio con il tempo. Dal punto di visto filosofico, si può far riferimento al tempo come ad una categoria a priori della conoscenza. Il filosofo illuminista Kant definisce spazio e tempo come due categorie a priori della conoscenza che non derivano dall’esperienza empirica ma sono due forme dell’intelletto.
Ciò è cambiato a causa dell’informatizzazione è la percezione che l’uomo ha del tempo e dello spazio. È compito delle istituzioni di alto livello prendersi la responsabilità di alcune scelte, informando il cittadino ad osservare le conseguenze di tale cambiamento culturale che il fenomeno della globalizzazione e la società del benessere hanno provocato in questi ultimi anni. È compito della scuola, essendo una agenzia di socializzazione e luogo di cultura, far sviluppare agli studenti un pensiero critico ed è infine compito della famiglia, collaborare con la scuola affinché contribuiscano alla crescita e allo sviluppo sano dei loro figli in ambienti culturalmente e socialmente situati. Essi devono nel miglior modo possibile salvaguardare e accompagnare i ragazzi verso un futuro migliore.

Fonti Bibliografiche: Riferimento all’opera di Umberto Galimberti, Il Nichilismo e i giovani.

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Informazioni su Cecilia Pallotta

Sono Cecilia Pallotta, ho trent'anni, sono laureata al corso di studi in Scienze della Formazione presso l'Università degli studi Roma Tre, indirizzo in Scienze Pedagogiche. Lavoro come Assistente Educativo Culturale e come supporto alla disabilità presso le scuole di Roma tramite una cooperativa sociale e scrivo articoli e saggi brevi di approfondimento umanistico presso questa rivista. Sono vincitrice del superamento delle prove selettive per l'accesso al corso - concorso di specializzazione sostegno TFA presso l'Università degli studi Roma Tre per incarico di docenza presso la scuola secondaria di secondo grado con votazione 25/30. Sono appassionata di musica, suono il pianoforte e canto, mi piace leggere soprattutto romanzi.