Il “Gruppo Incipit” dell’Accademia della Crusca critica in un comunicato il linguaggio del Piano Scuola 4.0 elaborato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Aula 1.0
Non è la prima volta che la Crusca esprime perplessità sul linguaggio burocratico e sull’uso degli anglismi nella lingua italiana, in questo caso vengono ritenuti non necessari perché non si tratta di tecnicismi e addirittura manifesterebbero il tentativo di coprire con parole nuove la scarsità di idee… nuove.
Forse un po’ ironicamente viene proposto:
“che si metta in circolazione una versione del Piano “tradotta” per gli utenti comuni non specialisti, o, più semplicemente, si unisca al documento un glossario interpretativo autentico, in cui si fornisca una spiegazione univoca degli anglismi utilizzati, non solo per verificarne la necessità, l’uso appropriato e la coerenza, ma anche per renderne chiaro a tutti, operatori della scuola e cittadini, il reale contenuto del programma. Come sempre, tradurre significa prima di tutto capire meglio e riflettere sul significato delle parole.”
Aldilà del problema linguistico e filosofico, riguardante la contraddizione di un ministero che dovrebbe promuovere la cultura italiana, ci preme sottolineare la questione pedagogica. Un piano calato dall’alto senza una reale integrazione con il mondo della scuola, le sue carenze strutturali e di materiale didattico, l’«allergia» verso le nuove tecnologie manifestata anche nella precedente circolare, o meglio «indicazioni», del ministero per impedire l’utilizzo di cellulari e dispositivi elettronici anziché educare gli studenti ad un uso responsabile.
A mancare è una riforma seria e strutturata della didattica, che assicuri le conoscenze essenziali, che appassioni e abitui alla chiarezza intellettuale, al pensiero critico e all’utilizzo responsabile delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione.
Questo manuale operativo presenta un metodo educativo denominato “Freedom Writers” ideato dall’insegnante californiana Eri Gruwell insieme alla sua classe 203. Le esperienze di apprendimento contenute in questo manuale potrebbero creare condizioni favorevoli per la crescita di molti ragazzi, promuovere il loro senso comunitario e sviluppare dimensione di futuro e di senso nelle loro vite. Tale metodo educa non solo alla scrittura di sé, ma anche alla “lettura”, cioè all’incontro con gli autori della Letteratura e della Storia; ed è proprio in questa condizione di lettura dell’altro da sé, che si trovano nuove parole per potersi raccontare nella propria vita e interpretare la propria esperienza nell’ottica dello sviluppo. Possiamo quindi dire che questo metodo può creare le condizioni perché si coltivi un’abitudine allo scrivere ed in particolare allo scrivere di sé a partire da letture di storie di vita stimolanti che il docente-educatore può proporre: un terreno fecondo che secondo noi potrebbe sviluppare cambiamenti esistenziali forti e decisivi per i futuri personali e delle società.
Dopo il cosiddetto crollo delle ideologie la filosofia appare poco attraente per i movimenti politici che preferiscono lasciarsi guidare dai sondaggi d’opinione. Anche il mondo della cultura preferisce seguire il glamour delle tecniche di comunicazione e le sirene (para-) psicologiche piuttosto che il faticoso ragionamento logico-deduttivo.
La pandemia ci ha invece mostrato chiaramente la necessità di una visione complessiva della realtà che sappia conciliare i dati scientifici con le esigenze sociali e le sofferenze dell’umanità, senza tralasciare le questioni economiche e le sfide delle tecnologie.
Partecipanti all’inaugurazione del I Congresso internazionale di filosofia seduti nell’aula del Senato, Roma 15.11.1946 (Archivio Istituto Luce)
Il 25° Congresso Mondiale di Filosofia si svolgerà a Roma dal 1° all’8 agosto 2024 e sarà affiancato da un Salone internazionale del libro filosofico. Il programma del Congresso di Roma è stato definito nei giorni scorsi da un apposito convegno della Fisp tenutosi a Roskilde, in Danimarca; il tema portante sarà “La filosofia attraversa i confini” e si articolerà in cinque aree principali, a loro volta scandite in 89 sezioni tematiche.
Symbols, Myths and Religious Sense in Humans Since the First
Mercoledì e giovedì prossimi si svolge in Vaticano, presso la Casina Pio IV, un workshop della Pontificia Accademia delle Scienze, organizzato da Yves Coppens sul senso religioso dell’uomo fin dalle origini. Sotto il titolo Symbols, myths and religious sense in humans since the first, il simposio vuole discutere la particolarità “neuronale” del genere umano, che gli ha permesso di raggiungere un livello di coscienza superiore a tutti gli esseri che lo hanno preceduto. L’uomo sa di sapere, e questa riflessione sarà subito accompagnata dalla presa di distanza dal “naturale” che lo circonda per credere in un “soprannaturale”. Il primo Uomo e il primo “Homo religiosus” – scrive Coppens presentando il simposio – sono lo stesso uomo. Fra archeologia etnologia biologia e filosofia le sessioni di studio vedranno la partecipazione tra gli altri di studiosi come F. Facchini, A. Balzeau, Ph. Charlier, M. Godelier, J.-L. Le Quellec, S. Dehaene, S. Petrosino, D. Johanson, M. Sánchez Sorondo. Info: 06.69883195.
Il simposio si propone di discutere la particolarità “neuronale” del genere umano (il genere Homo) che gli ha permesso di raggiungere un livello di coscienza superiore rispetto al resto degli esseri che lo hanno preceduto; L’uomo sa di sapere, e questa riflessione, nel senso proprio del termine, va subito di pari passo con la necessità di fare un passo indietro rispetto al mondo “naturale” che lo circonda e credere in un mondo “soprannaturale”. Il primo Uomo e il primo “Homo religionus” sono la stessa cosa.
La piattaforma DISF Educational è un sussidio didattico e culturale per docenti e studenti per fornire orientamento e documentazione a chi desideri affrontare alcune importanti tematiche che, per la loro natura e oggetto, non possono essere inquadrate da una sola disciplina, ma richiedono il contributo di più prospettive.
Si pensi alle domande filosofiche che emergono in alcuni ambiti delle scienze, a movimenti di pensiero come l’illuminismo o il positivismo, ai dibattiti suscitati da autori come Galileo Galilei o Charles Darwin, a questioni di attualità come l’ecologia, l’intelligenza artificiale, il progresso tecnologico, le frontiere della medicina e della bioetica.
A partire dall’anno accademico 2021-2022 la Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antonianum promuove il corso di licenza in filosofia con specializzazione in ecologia integrale; in vista dell’avvio del corso è prevista l’assegnazione di un totale di 9 borse di studio biennali a copertura totale delle tasse accademiche e 6 borse di studio biennali a copertura parziale delle stesse tasse, grazie al sostegno di Banca Etica e Federmanager — vedi alla voce Borse di studio.
Il Prof. Pasquale Troìa, biblista ed insegnante presso la Pontificia Università san Tommaso d’Aquino, Angelicum di Roma ha tenuto una approfondita relazione sul valore culturale ed educativo della Bibbia soprattutto in rapporto alla sua influenza sulla musica.
Governo e Sindacati della scuola firmano il 20 maggio 2021 il Patto per la scuola.
«Il Paese ha la responsabilità di superare l’emergenza in atto con una visione strategica in grado di affrontare le molteplici sfide per la ripresa, con la consapevolezza che il futuro dell’Italia sarà nelle mani dei giovani che oggi frequentano le nostre scuole».
La pandemia ha messo in evidenza tutte le criticità del sistema scolastico italiano. Le polemiche sulla DAD, DDI, banchi a rotelle ecc. non hanno risolto praticamente nessuno dei problemi di sicurezza, efficacia dell’azione didattica, modernizzazione dell’insegnamento e dell’organizzazione che affliggono la scuola italiana da decenni. Gli stanziamenti cospicui di risorse hanno evidenziato che il problema non erano solo i tagli di spesa e la “mancanza di soldi”, scusa buona per ogni occasione in Italia, ma carenza di idee, di visione e anche di competenze.
«Le risorse europee, a partire dal Next Generation EU, rappresentano l’occasione per rilanciare la centralità della scuola per il Paese».
Sicuramente la pandemia ha fatto aumentare la consapevolezza del valore sociale della scuola come servizio pubblico insieme a quello della sanità. Potrebbe essere la volta buona che si uniscano le forze di tutto il Paese per il rinnovamento necessario del sistema scolastico.
Nel giorno del 87° compleanno del prof. Zelindo Trenti della Università Pontificia Salesiana di Roma vogliamo ricordare la sua lunga attività a favore dell’Insegnamento della Religione Cattolica in Italia.
Zelindo Trenti (1934-2016) fu docente di Pedagogia religiosa alla Facoltà di Scienze dell’Educazione dell’UPS, è stato Direttore dell’Istituto di Catechetica dell’UPS ed ha pubblicato numerose ricerche e libri di testo dando un contributo fondamentale alla visione pedagogica ermeneutica.
Il prof. Zelindo Trenti SDB (1934-2016)
È morto la sera dell’11 febbraio 2016 ma “Per il salesiano la morte è illuminata dalla speranza di entrare nella gioia del suo Signore” (Cost. 54)
Nato a Dro (Trento) l’8/03/1934. Ha compiuto gli studi ginnasiali (1945-1950) nel Collegio Salesiano di Tolmezzo (Udine). E’ diventato Salesiano ad Albaré il 16.8.1951. Ha frequentato il Liceo e gli Studi di filosofia (1951-1954) a Nave (Brescia), in seguito ha studiato Teologia al PAS (Torino). L’Ordinazione sacerdotale è avvenuta l’11.2.1962 a Torino. Ha ottenuto la Licenza in Filosofia nel 1963 nel PAS (Torino) e in seguito la Laurea in Filosofia nel 1967 all’Università di Padova. Si è specializzato in Filosofia della religione nel 1970 all’Università di Padova.
Ha iniziato l’insegnamento all’UPS nel 1983 e dal 1985-1986 come membro dell’Istituto di Catechetica è diventato professore ordinario nella cattedra di Pedagogia Religiosa dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. E’ stato Direttore dell’Istituto di Catechetica della stessa Facoltà. Ha pubblicato numerosi testi e contributi dando fondamento alla visione pedagogica ermeneutica. La sua ricerca è stata sempre mirata ad un’analisi rigorosa del rapporto tra fede e maturazione umana, valorizzando i contributi più significativi delle scienze della religione e delle scienze dell’educazione. Ha diretto varie collane di ricerca religiosa. Il suo insegnamento si è diffuso in Italia attraverso le numerose pubblicazioni di Pedagogia religiosa e i libri di testo per l’Insegnamento della Religione cattolica. Stimato e apprezzato da tutti gli studenti dei Master, dei Corsi e delle Settimane formative per gli Insegnanti di Religione da lui organizzate attraverso anche la Rivista di Pedagogia Religiosa da lui creata.
La fede dei giovani. Linee di un progetto di maturazione alla fede dei giovani, Leumann, Elledici, 2003.
Il linguaggio nell’educazione religiosa. La parola alla fede, Leumann, Elledici, 2008.
La secolarità nell’orizzonte della creazione. Una pausa di contemplazione nel ritmo della quotidianità, Leumann, Elledici, 2009.
Dire Dio. Dal rifiuto all’invocazione, Roma, Armando Editore, 2011.
Il segreto di Gesù figlio dell’uomo. Per un itinerario all’incontro, Leumann, Elledici, 2012.
Insegnamento della religione: competenza e professionalità: prontuario dell’insegnante di religione, Torino, Elledici, 2013.
Secolarità e consacrazione. Elogio della vita quotidiana, Leumann, Elledici, 2015.
Ha curato in collaborazione con G. Malizia diverse ricerche sull’insegnamento religioso in Italia: Una disciplina in cammino, Torino, SEI, 1991; Una disciplina al bivio, Torino, SEI, 1996; UPS-CEI, Una disciplina in evoluzione.
Ha promosso varie pubblicazioni di vasta diffusione in ambito didattico-applicativo. Ha collaborato a varie Riviste specializzate nell’ambito della pedagogia religiosa.
Ha coordinato, coadiuvato da un’equipe di specialisti, l’Enciclopedia Tematica dell’Educazione Religiosa, Casale Monferrato, Piemme, 1998.
Nel dizionario della comunicazione, Franco LEVER – Pier Cesare RIVOLTELLA – Adriano ZANACCHI, La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche, è stato autore delle voci: