L’Agorà

Durante il periodo democratico, ad Atene i cittadini, di qualunque condizione sociale, potevano partecipare alla vita pubblica della comunità. Nella città di Atene, il vero centro della vita pubblica era l’Agorà, la piazza centrale della polis, nella quale il popolo si riuniva per discutere di affari privati, oppure per le riunioni religiose e politiche. In questo luogo pubblico, si trovavano gli edifici amministrativi, i templi, gli uffici pubblici e i tribunali.
Nell’Agorà, quindi, si riunivano gli ateniesi non solo per comprare e vendere beni, ma anche per tenersi informati, per esercitare la critica al governo, per scambiare idee o semplicemente per conversare. Dunque, l’Agorà era il centro della vita urbana e per questo motivo si affollava nelle ore del mercato e continuava ad essere frequentata fino al tardo pomeriggio. A fare la spesa andavano gli uomini, non le donne, le quali erano escluse dalla vita pubblica. L’esercizio del mercato era sorvegliato in modo rigoroso dai vigili che non esitavano a fare multe. Una funzione di controllo molto importante era esercitata dal magistrato il quale doveva assicurare che le merci poste in vendita fossero fresche e genuine.