Dunque, l’Agorà era considerata il centro della vita urbana e per questo motivo che, durante le ore del mercato, si affollava. A fare la spesa andavano gli uomini, non le donne, le quali erano escluse dalla vita pubblica. Essa, infatti, era sottoposta a vita alla tutela dell’uomo, il padre prima e successivamente il marito, e in mancanza di figli il parente più prossimo.
Ad Atene la donna rimaneva in casa all’interno del Gineceo ad occuparsi dei figli.
In riferimento alla condizione della donna, un grande antropologo Levi Strauss differenziò lo stato delle donne a seconda che appartenessero a “città fredde” come Sparta o a “città calde” come Atene.
Nelle città fredde la donna era padrona della sua persona e del correndo matrimoniale, mentre nelle città calde essa era totalmente sottoposta all’autorità del marito.
Si possono citare alcuni esempi di donne che si sottraevano al ruolo dell’uomo, diventate famose per questo, come Elena, moglie di Menelao, la quale fu la causa della guerra di Troia, oppure Santippe, moglie di Socrate la quale rivestì un ruolo di secondo piano durante la vita del grande filosofo.
Nel corso della storia, Socrate è stato ed è ancora oggi un modello di riferimento filosofico e politico da seguire. La figura storica di Socrate possiede, ancora tutt’ora, un’originalità che non è mai stata perduta nel corso della storia della filosofia; non a caso, Aristotele indicava Socrate come il primo pensatore della cultura occidentale ad aver indagato sull’origine della virtù.
Il grande filosofo, infatti non ha mai abbandonato la sua città natale e ha posto come obiettivo fondamentale della sua riflessione la formazione dell’uomo greco, interrogando i suoi concittadini su temi riguardanti la vita umana e girovagando per la città.
La particolarità della sua filosofia riguardava il fatto che non lasciò nulla di scritto, per questo motivo che il metodo educativo proposto da Socrate viene definito con il nome di dialettica focalizzato sul dialogo (termine greco che significa discorso tra due persone “dia” e “logos”).