Purtroppo, in Italia la scuola non è più considerata come luogo di espressione, di confronto delle proprie idee anche politiche; in questi ultimi anni ciò che è cambiato è il metodo didattico di insegnamento – apprendimento, sempre più semplificato e alcune volte privo di senso. In Italia, le scuole vengono classificate in base alla loro importanza, sottovalutando invece una parte dell’istruzione importante per l’individuo come gli Istituti Tecnici e Professionali che invece dovrebbero essere salvaguardati.
Secondo il rapporto OCSE l’Italia si colloca tra gli ultimi posti per i livelli di istruzione rispetto agli altri Paesi Europei, nonostante qualche miglioramento in alcune aree del territorio nazionale.
Infatti, prendendo in considerazione la lettura del documento di De Mauro, la Finlandia detiene un buon livello di autonomia e uno stretto rapporto tra scuole e sistema politico, economico e sociale nonostante la posizione geografica e un numero di abitanti inferiori agli altri Paesi Europei (circa 5.696.666 abitanti).
Negli altri paesi industrializzati d’Europa, il sistema scolastico assume un ruolo importante sia per i politici sia per i cittadini, perché oltre a promuovere una seria formazione teorico-pratica, la scuola viene considerata un importante agenzia di socializzazione per i ragazzi e luogo dove esprimere le proprie passioni e crescita umana, oltre la famiglia.
Nel sistema scolastico italiano, sono presenti istituzioni pubbliche e private, e il percorso educativo inizia a partire dalla scuola dell’infanzia, dal terzo anno fino alla scuola superiore che termina con il raggiungimento del diciannovesimo anno d’età. Successivamente, lo studente ha la possibilità di proseguire ad approfondire le proprie conoscenze con l’accesso all’Università.
Sono presenti vari corsi di studio in diversi settori disciplinari, quali Giurisprudenza, Medicina, Economia, Psicologia, Scienze della Formazione ecc., alcuni dei quali sono ad accesso programmato
e altre ad accesso libero. In questi ultimi anni si è ampliata una rete di Università telematiche private che danno la possibilità a chi lavora di completare il proprio ciclo di studi. A questo proposito, recentemente anche le Università Pubbliche come la “Sapienza” e “Roma Tre” hanno aperto corsi di laurea telematiche per gli studenti lavoratori.